I Domenica di Avvento/A - PARROCCHIATRASFIGURAZIONE

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I Domenica di Avvento/A

SPAZIO ALLA PAROLA

I Domenica di Avvento/A: Vegliare per continuare ad Amare

Prima Lettura  
Is 2,1-5
Seconda Lettura  Rm 13, 11-14a

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 24, 37-44)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo.
Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».

Riflessione Personale *
"Maranatha, Vieni Signore Gesù" … è il grido di speranza che in questo tempo liturgico soave, silenzioso, misterioso e forte risuonerà nelle nostre assemblee liturgiche. La prima lettura ci fa intravedere un forte messaggio di speranza e di gioia facendoci intravedere il "monte di Dio" come un faro, un punto di riferimento per tutti i popoli della terra, per tutti coloro che cercano il Signore.
Coloro che salgono verso il tempio del Signore sono anche chiamati ad invitare gli altri popoli della terra verso il Signore per indicarli le sue vie, per essere istruiti da Dio e per trasformare le loro armi da guerra in armi di pace.
Siamo noi il "nuovo popolo dell’alleanza" che deve andare incontro al Signore Risorto per la nostra salvezza e questo percorso lo dobbiamo fare intrisi della nostra debolezza e della nostra fede povera ma ricolma di gioia, di amore e di pace. In questo percorso ognuno di noi deve uscire continuamente dalle tenebre che attanagliano la nostra vita per essere rivestiti di luce, della Sua Luce; per fare questo in ogni momento dobbiamo capire che è arrivato il momento in cui dobbiamo risvegliarci dal sonno delle nostre paura, delle nostre imperfezioni e dei nostri peccati.
Nel Vangelo Gesù paragona i tempi di Noè ai tempi che stiamo vivendo oggi: così come regnava l indifferenza prima del diluvio universale, stiamo vivendo per certi versi il tempo dell’indifferenza, il tempo in cui abbiamo relegato Dio alla dimensione del sacro ma non lo abbiamo inserito nel nostro cuore, nel nostro vissuto quotidiano e nelle nostre scelte.
Vegliate dunque … attraverso questo invito Gesù ci chiama alla vigilanza e all’attesa di tempi nuovi: quando si attendono tempi nuovi si attende con speranza qualcosa di migliore che possa cambiare anche la nostra vita; Gesù ci invita a vegliare non per buttare il nostro cuore ad uno sconforto paralizzante ma per riempirci di speranza.
Chiediamo all’inizio di questo tempo di Avvento un cuore vigilante che sappia sempre discernere i segni dei tempi e riconoscere la venuta del Cristo nel volto dei poveri.

*A cura di Don Matteo Graziano, Collaboratore parrocchiale


 
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