Bolla Arcivescovile - PARROCCHIATRASFIGURAZIONE

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Bolla Arcivescovile

STORIA

VINCENZO D’ADDARIO
PER GRAZIA DI DIO E DELLA SEDE APOSTOLICA
ARCIVESCOVO DI MANFREDONIA – VIESTE


La Città di S. Giovanni Rotondo registra una forte espansione edilizia dalla fine degli anni sessanta, tanto da raggiungere i trenta mila abitanti circa, realizzando anche uno sviluppo economico, che pone la Città tra i primi Comuni della Provincia della Capitanata per il reddito “pro capite”
I motivi di questo sviluppo sono facilmente intuibili; da una parte la quasi cinquantennale testimonianza del Beato Padre Pio da Pietrelcina che ha reso famosa in tutto il mondo la Città di San Giovanni Rotondo, verso la quale convergono folle di pellegrini e, dall’altra, l’Ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza” ampliatosi fino a raggiungere i milleduecento posti letto che, anche per il riconoscimento di Istituto di ricovero e di cura a carattere scientifico richiama numerosi malati dal territorio provinciale, regionale e nazionale.
Nuove costruzioni di edilizia, sia popolare che convenzionale, vanno realizzandosi nella zona pianeggiante ad ovest della Città, che devono essere adeguatamente assistiti spiritualmente, date le distanze.
Nella responsabilità pastorale, sentito il Consiglio presbiterale in data 15 ottobre 1994, consultato il Clero secolare e regolare della Vicaria, erige la nuova Parrocchia con il titolo del mistero della

Trasfigurazione del Signore,

dismembrandola dal territorio della Parrocchie di San Leonardo Abate, San Giuseppe Artigiano e San Francesco d’Assisi, secondo i seguenti confini: a ovest: Via A. Massa fino ad incrocio con Via Circonvallazione sud; a sud: Via Circonvallazione sud fino ad incrocio con via Foggia; ad est: Via Foggia fino ad incrocio con Corso Roma; a nord: Corso Roma fino ad incrocio Via Donatello – Via Donatello fino ad incrocio con Viale della Gioventù – Via Gian Lorenzo Bernini fino ad incrocio Con Via P. Nenni – Via P. Nenni linea ideale Via Soldato Ercolino – Via Soldato Ercolino fino ad incrocio Via Giuseppe Di Vagno – Via Maria Tosto fino ad incrocio con Via A. Massa.
Il titolo della Trasfigurazione del Signore costituisca un richiamo per la Città di San Giovanni Rotondo e per l’intera Archidiocesi, a fissare lo sguardo su Gesù Cristo e a ripartire da Lui, accogliendo l’invito del Papa Giovanni Paolo II, già pellegrino nella Città il 23 maggio 1987, il quale nell’Esortazione apostolica, dopo il Giubileo, “Novo millennio ineunte”, scrive: “La nostra testimonianza sarebbe, tuttavia, insopportabilmente povera, se noi per primi non fossimo contemplatori del Suo volto”(n. 16).
Come Gesù, dunque, si trasfigurò sul monte, così quanti, abitando o visitando San Giovanni Rotondo, siano richiamati al fine ultimo dell’esistenza umana, che è la partecipazione piena alla vita divina, trasfigurazione dell’esistenza, dono gratuito del Cristo morto e risorto.
I tre Apostoli Pietro,Giacomo e Giovanni seguirono Gesù nel suo esodo verso Gerusalemme; Egli salì sul monte, con loro, a pregare e alla loro presenza cambiò aspetto, mentre dalla nube si sprigionava la voce: “Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo.”(Lc. 9,35).
La nuova comunità parrocchiale, in un esodo continuo dalla cultura odierna del consumismo e del permissivismo, andando incontro al Signore Gesù “che viene”(Ap. 22,20), è chiamata, nella preghiera di lode, nell’ascolto della Parola, interiorizzata e vissuta, nell’incontro con Gesù nei Sacramenti, a realizzare la trasfigurazione della vita, che si irradi nella carità e nel servizio.
L’intercessione di Maria, Vergine e Madre “che al Figlio Gesù più assomiglia”, è quella del Beato Padre Pio, accompagni Parroco e Fedeli nel cammino di questa Comunità.

Dalla Curia Arcivescovile di Manfredonia,
1° Ottobre 2001.

 
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